Domenica 1 ottobre alle 16.30, alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, la De Akker comincerà il proprio campionato di pallanuoto di serie A1 sfidando i padroni di casa dell’Ortigia.
I ragazzi di Federico Mistrangelo ci arrivano dopo tre settimane di amichevoli e tornei durante i quali hanno affinato non solo la preparazione atletica, ma soprattutto quella tattica visto gli arrivi ritardati di Milakovic e Camilleri reduci dal campionato Maltese, non ha permesso all’allenatore di provare i movimenti con tutta la rosa.
Sia il girone di coppa Italia che il torneo di Napoli hanno mostrato una squadra già in buone condizioni ma il banco di prova di Ortigia, terza al termine del campionato dello scorso anno, con sole cinque sconfitte, sarà di quelli importanti.
Nello stesso momento la tipologia del campionato di quest’anno non permette disattenzioni: si gioca, infatti, solo il girone di andata per determinare i due girone con il quale proseguirà la stagione, quello per lo scudetto e quello per determinare le retrocessioni in A2.
Obiettivo di questa stagione è quello di migliorare la classifica dello scorso anno, quindi cercare di centrare la poule scudetto. Per questo motivo è necessario non avere passi falsi in casa, ma puntare anche a qualche colpo esterno. Unico assente Marchetti, che si è fratturato il naso in coppa Italia, mentre per il resto le condizioni della squadra sono buone.
“ Ci serviva avere qualche sparring – ha presentato l’inizio del campionato il tecnico Federico Mistrangelo – e da questo punto di vista il recente torneo di Napoli è stato molto positivo, anche se giocare in mare è un po’ diverso, non ci sono i riferimenti del campo che ci sarebbero stati utili. Con Ortigia sarà una partita complicata. Siamo fuoricasa con una big del campionato. Ma va bene così per rompere il ghiaccio. A loro mancherà il giapponese Inaba, una assenza che potrebbe spostare, anche se sono organizzati per puntare alla zona Champions e fare bene le coppe europee. Hanno un ritmo notevole, speriamo di reggere a lungo e complicargli la vita più possibile. Se arriviamo in fondo con il risultato aperto, può succedere di tutto. Lo scorso anno per tre tempi ce la siamo giocata. Quest’anno l’obiettivo è quello di avvicinarci più possibile anche a queste corazzate. Noi stiamo bene, manca solo Marchetti che ha la maschera e non voglio rischiarlo. Però sta bene e sta lavorando sodo. Per l’esordio casalingo con Catania il 7 ottobre spero di averlo”.