La De Akker si prepara ad accogliere la corazzata Ortigia per la sedicesima giornata di Regular Season. I bolognesi, reduci dalla sconfitta in esterna con Anzio, ritornano a giocare tra le proprie mura amiche, che sono state di supporto rivelandosi vincenti negli scontri diretti. La sfida con i siciliani con il grandissimo Stefano Tempesti tra i pali, (campione del mondo nel 2011, argento olimpico a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016), non sarà affatto una partita semplice: Cocchi e compagni sono però determinati a scendere in vasca dimostrando il loro valore di squadra, consapevoli di avere una marcia in più col fattore campo a favore.
L’intervista dell’attaccante Edoardo Manzi ai microfoni De Akker:
Partiamo dall’ultima partita giocata, dopo una buona partenza per 0-2, l’Anzio vi ha raggiunto e superato. Nel quarto tempo avete agganciato il 5-5 ma poi nel finale i laziali hanno preso il largo. Cosa non ha funzionato secondo te?
“È stata una partita particolare e complicata. Molto tesa e combattuta come era normale aspettarsi. Secondo me abbiamo sbagliato più a livello mentale che sul piano tecnico/tattico. Già con l’Ortigia ci sarà sicuramente un cambio di passo”.
Vi aspettavate questo tipo di match? Come avete archiviato la sconfitta?
“Ci aspettavamo una partita sicuramente tosta e concitata e così è stata. Bisogna subito analizzare le cose che non sono andate come volevamo e migliorarle in allenamento. Abbiamo ancora tantissime partite importanti e il campionato è apertissimo”.
Avete dimostrato solidità in difesa, soprattutto nella prima metà di gara, mentre le percentuali in attacco con l’uomo in più vi vedono un po’ in difficoltà. Cosa bisogna migliorare secondo te?
“Dobbiamo fare ancora dei passi avanti nella gestione della partita nei momenti caldi e reagire prontamente alle avversità che si possono verificare”.
Quello di mercoledì è stato il primo della serie degli scontri diretti che interessano il vostro percorso. Eccetto Bogliasco, il girone di ritorno vi vedrà giocare tutti gli scontri in trasferta. Al momento non avete raccolto punti in esterna, quanto pesa il fattore campo in questo sport?
“Il peso del fattore campo la vedo come una cosa più soggettiva, che varia da giocatore a giocatore. Sicuramente in Italia ci sono campi difficili, come Bologna, dove la pressione è tanta. Ma ogni squadra e soprattutto ogni giocatore ha un modo diverso di approcciare alle partite fuori casa”.
Ieri una sola tua rete alla stessa stregua dell’ultimo match casalingo con il Savona. Quanto mancano le tue importanti segnature alla squadra?
“Il goal è sempre una conseguenza del gioco di squadra con l’aiuto di tutti. Penso che questa squadra abbia la fortuna di contare su più giocatori in grado di segnare. Se le altre squadre vorranno arginare maggiormente me e Kristijan, cosa comunque non facile, dovranno star ben attenti anche a tutti i miei compagni. Siamo una squadra completa in tutti i ruoli e di giocatori in grado di segnare ne abbiamo parecchi”.
Sabato alla Carmen Longo arriva l’Ortigia, terza forza del campionato. Che tipo di match vi aspettate e con quale atteggiamento affronterete i siciliani?
“Come ho accennato prima, venire a Bologna è difficile per tutte le squadre. Vogliamo fare una grande prova soprattutto a livello di temuta mentale e qualità di gioco. I punti di differenza parlano chiaro, ma abbiamo dimostrato di dare fastidio anche alle squadre più blasonate e complete di noi. Mi aspetto una nostra partita giocata senza risparmiarci e con la mentalità giusta”.
Appuntamento sabato 4 febbraio alle ore 14:30 presso la piscina Olimpionica Carmen Longo di Bologna.
Forza De Akker Bologna
Foto: Bartolo Sicari
Aurora Martelli