Dopo i primi tre punti ottenuti domenica scorsa nel massimo campionato di pallanuoto, la De Akker Bologna non vuole fermarsi e sabato 9 novembre alle 18 sarà ospite della Rari Nantes Florentia, squadra neopromossa ma che ha iniziato molto bene la stagione. I toscani, infatti, hanno pareggiato a Napoli con il Posillipo la prima di campionato, hanno vinto di misura con Roma Vis Nova la prima casalinga, ripetendosi a Roma con il fanalino di coda Onda Forte, quindi sono stati sconfitta nell’ultima di campionato dalla corazzata Brescia.
Bologna, invece, dopo la vittoria ottenuta solo nell’ultima frazione su Ortigia, ha acquisito maggior consapevolezza dei propri mezzi e in settimana ha recuperato fisicamente alcuni giocatori debilitati dall’influenza. Alla piscina Goffredo Nannini di Firenze Stefano Luongo e compagni cercano la vittoria per tornare a varcare quelle posizioni in classifica che lo scorso anno hanno permesso alla squadra del patron Alberto Vecchi e del DS Arnaldo Deserti di arrivare per la prima volta in Europa.
“Siamo un po’ più tranquilli perché ci siamo sbloccati – ha detto alla vigilia il bomber Stefano Luongo, alla sua seconda stagione a Bologna – Ma in realtà non vuole dire ancora nulla perché il cammino è lungo e i conti si fanno alla fine. La vittoria con Quinto è stato il risultato del lavoro che stiamo facendo con il mister. Ci sono tanti ragazzi nuovi, stiamo crescendo, dobbiamo ancora carburare. Abbiamo fatto cose buone e altre ancora da aggiustare. Quindi un percorso di crescita ma nel quale vogliamo bruciare le tappe. Florentia? E’ una neopromossa ma che conosciamo abbastanza perché con loro ogni tanto ci alleniamo assieme. Hanno iniziato molto bene, specie in casa e pur essendo neopromossi hanno costruito una bella squadra che gioca bene. Quindi è una partita molto insidiosa nella quale dobbiamo stare molto attenti. In difesa gioca prevalentemente a M e fatto dell’intensità il loro punto di forza. Nello stesso hanno buone individualità come Bini o Sordini che segnano parecchi e dobbiamo cercare di imporre il nostro ritmo”.